L’incredibile vicenda del Liceo “Cotugno”

Il corteo
In data 8 marzo 2017 la Provincia dell’Aquila ha deliberato di far rientrare gli studenti del Cotugno nella sede da cui per un mese erano stati allontanati in turni pomeridiani presso altro edificio.
La lettura della nota con cui la Provincia annuncia questa scelta lascia molti interrogativi.
Si rimane sorpresi dalla procedura, quanto meno confusa, che ha portato alla decisione di riaprire il liceo anche se con alcune limitazioni.
Verifica che vieni, verifica che vai
Tenendo conto delle risultanze della verifica di vulnerabilità sismica effettuata, in data 3 maggio 2013 viene redatto un progetto preliminare di adeguamento strutturale per un importo di € 10.700.000 e inserito nelle priorità del piano triennale per l’edilizia scolastica.
In attesa dei finanziamenti, l’ente provinciale affida intanto, sempre stante i risultati della verifica, in data 3 marzo 2015, l’incarico per una progettazione preliminare di adeguamento strutturale ai carichi gravitazionali per la somma di € 750.000 per tutti i corpi dell’edificio A,B,C,D,E,F,G, – anche se la verifica escludeva criticità per i corpi B ed H. Successivamente la Provincia stanzia la somma di € 750.000 per l’intervento di “adeguamento strutturale ai carichi gravitazionali del corpo F”. Degli altri corpi di fabbrica non c’è più menzione. Il 22 dicembre 2016, l’Ente avvia una campagna di indagine sugli elementi riscontranti criticità alla soc. DRIMS S.r.l. propedeutica alla progettazione esecutiva, al termine della quale la Provincia chiede alla Regione Abruzzo, con l’ausilio del consorzio ReLuis, nuove verifiche di vulnerabilità sismica con priorità per il Liceo “Cotugno”, a oggi non ancora effettuate.
La relazione redatta a seguito dell’ indagine realizzata dalla DRIMS s.r.l. viene rimessa all’Ente provinciale in data 08 Marzo 2017.
Pertanto Visto, Preso atto, Considerato… facciamo che.
Il dubbio sulla sussistenza o meno delle criticità evidenziate dalla verifica di vulnerabilità sismica non è sciolto. L’ente Provincia, infatti, RITIENE NECESSARIO, in attesa delle nuove procedure di controllo dettate dal consorzio ReLuis e all’esecuzione dei lavori da eseguire, di “sospendere l’utilizzo del corpo F e il connesso corpo G”, utilizzando le due porzioni limitatamente per LE RAMPE DI ACCESSO E I PIANEROTTOLI “ciò anche al fine di mantenere invariati i piani di evacuazione della scuola”,perché le prove di carico, dice il comunicato della Provincia, sulle rampe e pianerottoli hanno dato esito positivo
E non finisce qui
A conclusione del documento, il Presidente della Provincia ritiene di disporre che i corpi A-B-C-D-E-H vengano ripristinati a utilizzo scolastico in condizioni di sicurezza ritenendo che l’affollamento atteso sia inferiore ai carichi accidentali previsti dalla normativa (400Kg/mq per scale e rampe e 300Kg/mq per le aule).
Quale norma prevede che in un edificio scolastico si possa variare il sovraccarico in base all’affollamento atteso?
Se per i corpi A-C-D-E si limitano i sovraccarichi accidentali a 200Kg/mq, cioè quanto previsto da norma NTC 2008 per Ambienti residenziali o Uffici non aperti al pubblico, si sta di fatto operando un declassamento: l’uso non è più quindi quello scolastico!!!!
Ulteriori interrogativi a latere
Le nuove indagini effettuate e la richiesta di nuove verifiche non dovrebbero rimettere in discussione le valutazioni fatte in precedenza, compresa l’entità degli eventuali “lavori di adeguamento strutturale ai carichi gravitazionali” di € 750.000?
Alla luce delle nuove vicende, che valore ha la stima dei previsti lavori di adeguamento strutturale del piano triennale per l’importo di € 10.700.000?